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Commenti al testo di Antonella Palermo
Le stesse parole

Sei nella sezione Commenti
 

 Andrea De Angelis - 19/10/2012 11:39:00 [ leggi altri commenti di Andrea De Angelis » ]

"Sparì il mio dove", scrive Antonella Palermo, e sembra non lasciare spazio a speranza, ripresa, sorriso. Non viene meno un qualcosa, non manca un elemento, ma sparisce il dove. Non è più, consentitemi il gioco di parole, presente la presenza viva, materiale, reale.
Ecco però la luce, data da un elemento quale l’aria che è vita, che è essenza intesa come bisogno primario.
"L’aria dentro il cassetto che mi regalasti mi lasciò la vita". Anche nel momento peggiore, la vita è lì, a ricordarci che possiamo e dobbiamo andare avanti.
La presenza di un altro, inoltre, rafforza questo messaggio, anche attraverso un oggetto, che conserva all’interno la gioia del dono.

 Franco Esposito - 18/10/2012 10:13:00 [ leggi altri commenti di Franco Esposito » ]

Non si increspa la superfice della poesia di Antonella Palermo, ma sotto, le correnti sono forti - e portano lontano.
Levità profonda - chiarezza riflessiva - distanza vicina.
Una rivelazione.

 Chiara Maggiore - 17/10/2012 22:17:00 [ leggi altri commenti di Chiara Maggiore » ]

Parole delicate e soffici come carezze, eppure intense e profonde come gesti di Vita che incontrano altra Vita, ovunque.
C’è tanto coraggio in esse. Tanta Verità.
Ad ogni verso, il respiro è trattenuto, insieme alle emozioni suscitate.
Per poi, solo alla fine, lasciarsi andare..abbracciati e coccolati dallo stesso stupore che prova chi scrive e chi legge.

Sono Poesie intrise di sostanza.
Di quelle che poi, una volta che hai chiuso il libro, ti accompagnano per ore, giorni, settimane. E diventano parte di te. Diventano te.

Parole e Storia si intrecciano e diventano un tutt’uno che rende grati per esser stati capaci di leggere. Capaci di cogliere.

Tutti possiamo scrivere, ma solo in pochi possiamo dire veramente qualcosa.
Queste Poesie lo fanno.
Inconfondibilmente.

Grazie!

 Fabio Colagrande - 17/10/2012 12:18:00 [ leggi altri commenti di Fabio Colagrande » ]

Sono versi che sembra quasi di poter toccare. Parlano di sensazioni fisiche, tattili, di colori, di suoni. Una poesia molto meno astratta di quanto possa sembrare a una lettura distratta, che in poche immagini dischiude ogni volta, a poco a poco, una vibrante sofferenza interiore contemperata da una forte tensione verso il riscatto. Versi da rileggere.

 Loredana Savelli - 15/10/2012 18:43:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Queste poesie hanno il dono di disvelarsi a poco a poco, ogni nuova lettura lascia intravedere lo scavo che c’è dietro, il lavorio prodotto dalle fatiche e dalle esperienze di una vita spesa umilmente puntando all’autentico delle cose, cioè in alto.
Molto molto apprezzate.